Custode della Porta Santa e delle spoglie di Celestino V, la Basilica di Collemaggio resta un meraviglioso scrigno di cultura e arte.
Il primo elemento che sicuramente si coglie dall’esterno è la sua incantevole facciata, capolavoro dell’architettura medievale abruzzese e tra i più noti di quella italiana, la quale non rispecchia il disegno originario, ma ben la sua quarta versione: il prospetto principale, rivestito in pietra locale bianca e rosa, è abilmente incastonato in un gioco policromo e geometrico.
La ricchezza dell’insieme è fortemente determinata anche dai portali e dai rosoni. Grandioso risulta il vano centrale di accesso alla Basilica, caratterizzato da archi a tutto sesto concentrici e con gli stipiti laterali ornati da nicchie di stile gotico che racchiudevano, in origine, statue di santi oggi in gran parte perdute.
Dello stesso stile, ma più semplici, sono i portali laterali, mentre sono databili alla fine del 1200 le mensole che in origine ospitavano le statue dei santi.
I tre rosoni a traforo di stile gotico presentano una ricca tessitura, e, soprattutto il grande rosone centrale, è caratterizzato da un doppio giro di colonnine e archetti.
Al lato destro della facciata domina un’imponente torre ottagonale, utilizzata probabilmente per le benedizioni alla folla, che fungeva da base ad un campanile demolito nel 1880 e ricostruito in altra sede a forma di vela.
Sul fianco laterale sinistro si trova, invece, la Porta Santa (aperta in occasione della Perdonanza Celestiniana) splendido portale della fine del 1300 con fini decorazioni che presenta, nella lunetta, un affresco trecentesco rappresentante una Madonna con Bambino, S. Pietro Celestino ed il Battista.
L’interno si presenta a tre navate con transetto non sporgente con cupola all’incrocio e con tre absidi, di cui la centrale presenta un particolare prolungamento.
Le splendide arcate gotiche, la grandiosità che comunica lo spazio interno che si estende per 96 metri, il pavimento a losanghe bianche e rosa ricco di significati simbolici e le opere d’arte che vi sono conservate, conferiscono, infine, un pregio particolare a questa meravigliosa chiesa.